INPGI: IL BILANCIO 2017 DELLA GESTIONE SEPARATA

I dati del bilancio della Gestione Separata confermano come anche quest’anno il lavoro autonomo e parasubordinato rappresenti la forma prevalente di prestazione professionale nell’ambito giornalistico, a fronte della costante perdita di posti di lavoro dipendente.

Va valutato pero’ che il sistema previdenziale delineato dalla legge 335/95, che ha dato vita con il successivo D. Lgs. 103/96 alla Gestione Separata, mentre da un lato assicura sul lungo periodo la stabilita’ finanziaria della Cassa, dall’altro consegna al futuro pensionati con assegni del tutto insufficienti a far fronte alle esigenze della vecchiaia.

E’ questo un tema, come piu’ volte evidenziato nelle relazioni ai bilanci degli anni passati e nelle interlocuzioni istituzionali, che il Legislatore non puo’ piu’ rimandare.

Dopo 22 anni di vita il risultato della gestione patrimoniale, operata dagli amministratori che si sono succeduti nel tempo, ha permesso di accumulare risorse in grado di far fronte abbondantemente agli obblighi di legge riguardo la sostenibilita’ sul lungo periodo. Ma anche di poter disegnare forme di welfare per gli iscritti alla Gestione Separata in grado di sostenere le difficolta’ il cui si trovano spesso a causa delle incertezze del mercato del lavoro giornalistico autonomo, e di prevedere strumenti per l’incremento delle future prestazionipensionistiche.

In quest’ottica va letta la proposta di riforma, frutto di un confronto lungo ed approfondito, varata da questo Comitato Amministratore e sottoposta all’esame dei Ministeri vigilanti. Un complesso di interventi che, se approvati, riscriverebbero alcune parti del Regolamento cambiando volto alla Gestione Separata per renderla piu’ rispondente alle esigenze di una professione che ha radicalmente cambiato pelle e che rende anche necessarie nuove tutele per la fetta sempre piu’ consistente di lavoratori non garantiti da un contratto di lavoro subordinato.

I numeri della Gestione Separata si presentano positivi anche per il 2017. La gestione non mostra alcun segnale di sofferenza. L’andamento del numero degli iscritti, del rapporto tra iscritti e prestazioni e dell’avanzo di gestione testimoniano la solidita’ del sistema nel lungo periodo.

L’avanzo economico di gestione per l’esercizio 2017 e’ risultato pari a 48,378 milioni di euro, in aumento dell’1,80% rispetto a quello registrato nell’anno precedente.

La composizione degli iscritti e’ cosi’ rappresentata: per i libero professionisti, alla data di chiusura di bilancio risultano iscritti, con obbligo di comunicazione reddituale, n.19.829 giornalisti (anno precedente n.19.702 iscritti). Il reddito medio pro-capite risulta pari ad euro 14.366 (anno precedente euro 13.918), mentre la massa retributiva imponibile ai fini del contributo soggettivo, e’ risultata pari a 165,755 milioni (anno precedente 161,131 milioni).

Per quanto riguarda invece le Collaborazioni coordinate e continuative, nel corso dell’anno in esame i rapporti di collaborazione registrati hanno riguardato n. 7.530 giornalisti, (anno precedente n. 8.005). Il reddito medio pro-capite annuo e’ risultato pari ad euro 8.510 (anno precedente euro 8.618), mentre la massa retributiva imponibile e’ risultata pari a 64,080 milioni (anno precedente 67,333 milioni).

La Gestione Previdenziale ha registrato un avanzo pari a 43,864 milioni, in aumento (+3,94%) rispetto all’anno precedente, per effetto della crescita della contribuzione da lavoro libero professionale e dei ricongiungimenti dei periodi assicurativi, oltre che dalla riduzione dei costi di natura previdenziale per 1,289 milioni.

In particolare i ricavi della Gestione Previdenziale e assistenziale sono stati pari a 49,920 milioni in aumento dello 0,75% rispetto al 2016, e sono stati influenzati dalla crescita della contribuzione da lavoro libero professionale e dei ricongiungimenti dei periodi assicurativi, parzialmente contenuta dalla contrazione della contribuzione da collaborazione coordinata e continuativa.

I ricavi per sanzioni ed interessi ammontano complessivamente a 1,591 milioni.

I costi della Gestione Previdenziale risultano complessivamente pari a 6,056 milioni, in diminuzione del 17,55% rispetto all’esercizio precedente.

Si evidenzia che la spesa per Pensioni IVS e’ risultata pari a 2,084 milioni, in aumento per 0,377 milioni (+22,06%), rispetto all’anno precedente. L’incremento percentuale risulta del tutto relativo rispetto all’esiguita’ delle prestazioni pagate in virtu’ della costituzione della gestione risalente al 1996.

L’avanzo della Gestione Patrimoniale, pari a 7,541 milioni, risulta in diminuzione per 2,938 milioni (-28,04% rispetto al precedente esercizio), sia per effetto dei maggiori oneri rilevati per differenze cambi passive sul portafoglio titoli investito in valuta estera che per effetto dei maggiori oneri tributari.

I Costi di Struttura, nel 2017, sono stati pari a 4,797 milioni, con un incremento del 3,74% rispetto all’esercizio precedente.

Alla luce di quanto sopra esposto, dopo la destinazione dell’avanzo di gestione pari a 48,378 milioni, il patrimonio netto ammontera’ a 602,282 milioni di euro, sufficienti a soddisfare ampiamente le annualita’ di riserva previste dalla legge.

Il Comitato Amministratore della
Gestione Previdenziale Separata

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