Casagit senza oneri per 6.000 colleghi, tutela della maternita’ a rischio e trattamento di disoccupazione per i co.co.co.
Il Comitato amministratore della Gestione Separata ha approvato oggi quello che ci eravamo impegnato a fare fin dall’inizio di questa legislatura. Si tratta di una revisione molto importante paragonabile alla riforma delle prestazioni che ha riguardato la gestione principale. E’ un intervento organico e complessivo che riforma e rimodula il regolamento della gestione separata a vent’anni esatti dalla sua costituzione. Da allora il mondo del lavoro autonomo e’ molto cambiato per tutti, per noi giornalisti in maniera particolare.
Vent’anni fa i cosiddetti free lance erano una parte marginale della categoria, oggi sono piu’ numerosi dei lavoratori dipendenti, il lavoro autonomo e’ diventato la nuova forma di lavoro per tutti quelli che sono stati espulsi dalle redazioni a causa dei processi di ristrutturazione delle aziende o per tutti i giovani colleghi che non riescono ad avere un contratto a tempo indeterminato. Era necessario quindi, oltre che doveroso e responsabile, cercare di dare risposte e tutele previdenziali e di welfare alle attese di questi colleghi.
L’obiettivo di questa riforma e’ duplice: da una parte cercare, nei limiti di quello che ci e’ consentito dalla normativa, di migliorare le prestazioni previdenziali future, dall’altra offrire maggiori coperture di welfare fermo restando che nessuno di noi puo’ intervenire su quello che e’ il vero problema del lavoro autonomo giornalistico, cioe’ l’insufficienza dei redditi.
L’obiettivo ambizioso che dobbiamo avere come amministratori e’ quello di contribuire a dare dignita’ al lavoro autonomo costruendo una cultura previdenziale, facendo in modo che i colleghi non percepiscano piu’ il contributo come una tassa ma come ricchezza futura e l’istituto non come un esattore ma come un fornitore di servizi all’interno del sistema solidale della categoria.
Le proposte articolate che presentiamo oggi rispondono a questa logica e aiutano a fare del giornalista iscritto all’Inpgi2 un libero professionista come lo sono gia’ gli avvocati, i commercialisti, i notai e tanti altri.
L’intervento principale riguarda la previdenza: a fronte di un incremento graduale e progressivo del contributo soggettivo e del contributo integrativo si otterra’ al termine della propria vita lavorativa un miglioramento della prestazione pensionistica di circa il 30 per centro. Una quota del contributo integrativo e una parte dei rendimenti della gestione saranno destinati annualmente a coperture di welfare. Il primo intervento deciso riguarda la copertura dei costi per l’iscrizione alla Casagit a favore dei colleghi con redditi bassi. Altri interventi significativi riguardano la maternita’, l’introduzione del sussidio di disoccupazione per i co.co.co e la copertura degli infortuni professionali sempre per i co.co.co. Tutte le modifiche sono naturalmente soggette all’approvazione dei Ministeri vigilanti e quindi entreranno in vigore solo dopo il via libera ministeriale.