Il delicato equilibrio che lega il diritto ad informare ed essere informati e la tenuta del modello di società che abbiamo conosciuto sino ad oggi è stato al centro di un corso di formazione che si è svolto nella sede della Fnsi, organizzato in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti del Lazio.
“Gli OTT rubano risorse all’editoria e la digitalizzazione ruba l’attenzione dei lettori”, ha sottolineato Alberto Barachini, sottosegretario all’Informazione e all’Editoria. “I codici di autodisciplina sull’utilizzo dell’IA nelle redazioni sono importanti per i giornalisti, che così possono tutelare la loro professione e la professionalità nell’informazione, e per i cittadini che hanno il diritto di essere informati con correttezza, trasparenza e con la serietà di chi si assume la responsabilità di ciò che diffonde. Continuiamo a chiedere di varare codici etici sull’uso dell’IA a tutti i media”.
La Segretaria Generale Alessandra Costante ha ribadito le posizioni del sindacato in merito all’impiego degli strumenti di IA nel giornalismo. «Agli editori, con i quali è aperto il confronto per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, abbiamo chiesto un protocollo di intesa in cui si spieghi che il giornale lo fanno i giornalisti e la IA non può che essere un supporto. Alla politica chiediamo che si faccia carico di sostenere anche economicamente il giornalismo professionale, come bene pubblico”.
Per Mauro Crippa, DG dell’Informazione e della Comunicazione Mediaset “il 40% della raccolta pubblicitaria va oggi agli over the top (OTT) che ‘rubano’ l’informazione. Questa, a sua volta, va poi a nutrire l’IA. Assistiamo inoltre a rischi di inquinamento e di disturbo da parte dell’IA nei processi democratici, come accaduto di recente, con le elezioni in Romania”.