ADEPP / IN 5 ANNI AUMENTATO DEL 30% IL PATRIMONIO DELLE CASSE DI PREVIDENZA

 

Il patrimonio delle Casse di Previdenza e’ aumentato, dal 2013 al 2017, di circa il 30%, passando dai 65,6 miliardi di euro del 2013 agli 85,3 miliardi di euro del 2017. E’ quanto si legge nel terzo rapporto sugli investimenti dell’Adepp (Associazione degli Enti pensionistici dei professionisti) presentato a Roma lo scorso 14 novembre. L’aumento del patrimonio, tra il 2016 ed il 2017, e’ dovuto in parte al saldo positivo tra entrate per contributi ed uscite per prestazioni (+3,2 miliardi) e in parte al rendimento positivo degli investimenti (+2,1 miliardi, equivalente ad un rendimento, al netto delle tasse, del 2,6%). La crescita e’ dovuta anche ai contributi versati dagli iscritti, superiori alle prestazioni, ed in parte al rendimento sugli investimenti. In totale, la quota investita in Italia e’ pari al 40% (41% nel 2016), quella nell’ area euro ammonta a circa il 18% del patrimonio, mentre gli investimenti esteri si attestano intorno al 25%.

Non tutte le tipologie di investimento hanno pero’ subito un aumento. Analizzando nel dettaglio le variazioni dei vari asset, emerge come la voce “immobili” decresca in modo molto netto. Infatti, se nel 2013 la componente immobiliare complessiva si attestava al 29,7% nel 2017 si e’ ridotta al 22,7%. La spiegazione risiede principalmente nel fatto che negli ultimi anni molti Enti Previdenziali Privati, come la stessa Inpgi, hanno attuato delle politiche di investimento volte ad abbassare le esposizioni dirette in immobili attraverso l’apporto verso fondi di investimento alternativi (FIA), con l’obiettivo di messa a reddito, qualificazione e, laddove possibile, di smobilizzo.

INVESTIMENTI IMMOBILIARI IN CALO
Secondo il rapporto, le Casse di Previdenza investono circa 5,1 miliardi di euro (6% delle attivita’ totali) in immobili in modo diretto. Il dato va confrontato con il 2013, anno in cui il patrimonio stanziato in questo asset ammontava al doppio, ovvero a circa 11,5 miliardi di euro. Dal punto di vista della distribuzione geografica, gli immobili direttamente detenuti sono ubicati principalmente in centro Italia (circa il 70%, di cui il 95% a Roma); il 25% nel nord del Paese ed il restante 5% nel Sud. La maggior parte degli immobili (circa il 43%) sono ad uso residenziale, 27% ospitano uffici, 11% strumentale e 10% commerciale. Quello che emerge dai dati e’ che la maggior parte degli immobili sono detenuti in maniera indiretta attraverso l’investimento in fondi immobiliari. Vi e’ stato, infatti, un andamento quasi speculare rispetto agli investimenti diretti in immobili. La componente investita in fondi immobiliari e’ infatti passata dai 7 miliardi di euro del 2013 ai 13 miliardi di euro del 2017. Un dato che e’ direttamente attribuibile alla politica di dismissione degli immobili detenuti dagli Enti Previdenziali.

EVOLUZIONE DEGLI INVESTIMENTI DAL 2013 AL 2017
Nel corso degli anni, si e’ assistito a un cambiamento degli investimenti nelle diverse asset class. In termini assoluti, sono molto rilevanti le variazioni degli investimenti in:

– Fondi mobiliari, passati da 8,3 miliardi di euro del 2013 ai circa 21,6 di fine 2017, quindi quasi triplicati;
– Immobili direttamente posseduti (da 11,5 miliardi di euro del 2013 ai circa 5,1 miliardi attuali) come spiegato sopra
– la componente azionaria, quasi raddoppiata (da 4,1 miliardi di euro a circa 8,1 miliardi di euro).

Dalle analisi effettuate emerge come proprio la componente investita in azioni sia in netto aumento. Gli Enti Previdenziali Privati hanno investito, nel 2017, in Italia in azioni circa il 4,3% del patrimonio. Tali investimenti rivestono un importante ruolo per l’economia nazionale. Si tratta di dati che confermano il ruolo attuale e di ulteriore sviluppo che le Casse di previdenza possono avere per il sostegno alla crescita del Paese.

 

Il Patrimonio degli Enti Previdenziali Privati
Ripartizione per le diverse tipologie di Asset

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’andamento degli ultimi 5 anni fa ipotizzare che il patrimonio raggiungera’ quota 100 miliardi di euro nel 2020:

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