Con le deleghe contenute nella legge 81/17 per la «tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale», per gli Ordini dei professionisti sono in arrivo interessanti novita’. Le deleghe hanno ricompreso la platea degli Ordini in un provvedimento indirizzato, inizialmente, alle partite Iva, a prescindere dall’iscrizione a un Albo, e ai collaboratori.
Secondo la delega, agli ordini e i collegi potranno essere affidati atti pubblici per semplificare l’attivita’ delle amministrazioni e ridurne i tempi di produzione. Nel rispetto della privacy e con il legislatore che sara’ chiamato ad individuare eventuali situazioni di conflitto di interesse nello svolgimento delle funzioni pubbliche.
Gli stessi centri per l’impiego e le agenzie del lavoro, che si potranno dotare di sportelli di orientamento per il lavoro autonomo, potranno avvalersi della collaborazione degli stessi ordini, attraverso convenzioni non onerose, dunque senza ricadute sulla finanza pubblica, e coinvolgendo anche le associazioni delle professioni non ordinistiche e le sigle più rappresentative degli autonomi. Nel trasferimento dei compiti dalla P.A. agli ordini, per quest’ultimi si tratterebbe di un ampliamento delle proprie competenze ed attivita’ con evidenti effetti sia per gli iscritti che le casse.