INPGI / ISTRUZIONI PER L’USO. COME PRESENTARE DOMANDA PER LA MATERNITA’?

INPGI / ISTRUZIONI PER L’USO. COME PRESENTARE DOMANDA PER LA MATERNITA’?

INDENNITÀ DI MATERNITÀ – LIBERE PROFESSIONISTE

L’Italia è il fanalino di coda nella Ue per natalità. Secondo l’ultima rilevazione Eurostat (marzo 2017), nel 2015 la percentuale delle nascite nel nostro paese era uguale a 8, contro una media dell’Ue di 10. Per supportare le giornaliste in questa particolare fase della loro vita, l’INPGI eroga tutta una serie di tutele per le neomamme, collaboratrici di testate stampa, con contratti co.co.co. o libere professioniste.

Nel caso di giornaliste libero professioniste regolarmente iscritte all’INPGI2 l’indennità di maternità ha una durata di 5 mesi (2 mesi prima e 3 mesi dopo il parto). L’indennizzo spetta in misura intera anche nel caso in cui, dopo il compimento del sesto mese di gravidanza, questa si sia interrotta per motivi spontanei o terapeutici. L’indennità corrisponde all’80% di cinque dodicesimi del reddito percepito e denunciato nel secondo anno precedente quello dell’evento. Alle giornaliste prive di reddito o con reddito inferiore ad Euro 14.876,10 è garantita un’indennità minima pari ad Euro 4.958,70 (anno 2017). E’ prevista, inoltre, una indennità massima pari ad Euro 24.793,50 (anno 2017). Dal sito dell’ Inpgi è possibile scaricare il modulo di domanda ed inviarlo all’Istituto insieme ad un certificato medico comprovante la data di inizio della gravidanza e quella presunta del parto, l’estratto riassuntivo dell’atto di nascita, e fotocopia di un valido documento d’identità. La domanda deve essere presentata non prima del compimento del sesto mese di gravidanza ed entro 180 giorni dopo il parto.

INDENNITÀ DI MATERNITÀ E CONGEDO PARENTALE CO.CO.CO.

Possono richiedere un’indennità di maternità, le giornaliste in favore delle quali, nei dodici mesi precedenti l’inizio del periodo indennizzabile (2 mesi prima del parto), risultino versate almeno tre mensilità di contribuzione maggiorata dell’aliquota aggiuntiva dello 0,72%. L ’indennità è corrisposta anche per i periodi di interdizione anticipata dal lavoro.

L’indennità ha una durata di 5 mesi (2 mesi prima e 3 mesi dopo il parto). Previa certificazione medica: 1 mese prima del parto – 4 mesi dopo il parto.

La giornalista co.co.co. avrà diritto all’80% di 1/365 del reddito prodotto nei 12 mesi immediatamente precedenti l’insorgenza del diritto moltiplicato per il periodo indennizzabile.

Dal sito INPGI è possibile scaricare tutta la modulista, che va poi inviata all’Istituto insieme ad un certificato medico comprovante la data di inizio della gravidanza e quella presunta del parto; una dichiarazione al committente attestante l’effettiva astensione del lavoratore dall’attività lavorativa; fotocopia di un valido documento d’identità e certificato di nascita del bambino da produrre entro 60 giorni dalla data dell’evento. E’ possibile presentare la domanda a partire dal compimento del sesto mese di gravidanza ed entro un anno dalla fine del periodo indennizzabile (15 /16 mesi dalla nascita del bambino).

Il congedo parentale spetta alle giornaliste e ai giornalisti co.co.co. iscritti alla Gestione Separata che abbiano titolo all’indennità di maternità o di adozione/affidamento e siano in costanza di rapporto di lavoro. Si può accedere all’indennità di congedo parentale a condizione che si astengano dal prestare attività lavorativa nei periodi in cui si colloca il congedo. L’indennità spetta per ogni figlio nato o entrato in famiglia per un periodo massimo di tre mesi da fruire in modo continuativo o frazionato entro e non oltre il primo anno di vita del bambino. L’indennizzo è pari al 30% del reddito preso a riferimento per la corresponsione del trattamento di maternità/ paternità-adozione/affidamento. La domanda di indennità di congedo parentale va presentata prima dell’inizio del periodo richiesto, in caso contrario saranno pagati i giorni di congedo successivi alla data di presentazione della domanda.

Sul sito Inpgi è possibile scaricare tutta la documentazione necessaria per presentare la domanda.

INDENNITA’ DI PATERNITA’

L’indennità di paternità può essere richiesta da un giornalista libero professionista, regolarmente iscritto all’INPGI2, in caso di morte o di grave infermità della madre, di abbandono del figlio e in caso di affidamento esclusivo del bambino al padre. Il giornalista, una volta presentata tutta la documentazione richiesta dall’INPGI, potrà godere di un’indennità massima di 3 mesi.

Possono richiedere un’indennità di paternità ed un congedo parentale anche i giornalisti co.co.co. in caso di morte o di grave infermità della madre o di abbandono del figlio nonché in caso di affidamento esclusivo del bambino. Unico requisito richiesto: devono esser versate almeno tre mensilità di contribuzione maggiorata dell’aliquota aggiuntiva dello 0,72%.

Dal sito INPGI è possibile scaricare tutta la modulistica necessaria per presentare la domanda che va poi inviata all’Istituto per accettazione.

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