LAVORO AUTONOMO / UNA TAVOLA ROTONDA SU DIRITTI E GIORNALISMO

Cosa accade all’organizzazione del lavoro giornalistico con una produzione sempre piu’ esternalizzata? Cosa accade all’equo compenso? Che diritti sindacali e ordinistici hanno i giornalisti? Cosa prevede la riforma INPGI2? Di questo ed altro si e’ discusso durante la tavola rotonda su lavoro autonomo, diritti e giornalismo che si e’ svolta a Roma lo scorso 26 settembre su iniziativa dell’Associazione Stampa Romana. Politici, sindacati, associazioni, oltre ad una delegazione dell’INPGI2, si sono incontrati per fare il punto sulla situazione del lavoro non dipendente nel settore giornalistico, dopo l’approvazione dello “statuto del lavoro autonomo”. Tra i temi affrontati: l’impossibilita’ per il giornalista di potersi difendere adeguatamente, visto il reddito basso, oltre alle difficolta’ che si incontrano quando sceglie di procedere per vie legali.

Nicola Chiarini del Comitato amministratore Gestione separata INPGI chiede “piu’ welfare nell’immediato e, in prospettiva, pensioni piu’ alte nel quadro del sistema contributivo, con un percorso graduale e progressivo di rimodulazione delle aliquote, comunque sempre inferiori a quelle previste dall’Inps”. Mentre Massimo Marciano, consigliere del Comitato amministratore dell’INPGI2, spiega che “dopo 21 anni di vita, la riforma cambia il volto dell’INPGI2 per renderlo piu’ rispondente alle esigenze di una professione che ha radicalmente cambiato pelle, registrando da tempo il sorpasso dei lavoratori autonomi rispetto ai dipendenti, e del mercato del lavoro nel nostro Paese, che rende necessarie nuove tutele per la fetta sempre piu’ consistente di lavoratori non garantiti da un contratto di lavoro subordinato”.

Il senatore e responsabile di Forza Italia per i rapporti con le professioni, Andrea Mandelli, auspica un intervento su fisco ed equo compenso, mentre il segretario di Stampa Romana Lazzaro Pappagallo spiega che “il lavoratore autonomo e’ un elemento indispensabile del nostro sistema. Se arrivano pressioni o querele, come difendersi? Vista anche l’esiguita’ del reddito? Dobbiamo costruire una rete di protezione attorno a loro”. Nicola Marini, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, si e’ detto favorevole ad una riforma dell’ordine. “L’Ordine va rinnovato perche’ non puo’ essere governato da una legge che ha 54 anni. In questo periodo di tempo e’ cambiato il mondo e la nostra professione e’ cambiata piu’ volte”. Sugli abusi, invece, Marini sottolinea che “la legge 81/2017 e’ sicuramente un passaggio importante che sanziona l’abuso delle posizioni dominanti anche nei confronti del autonomo, ed introduce importanti forme di tutela individuale e delle competenze dovute”.

Ospiti della giornata sono stati, tra gli altri, l’assessore al Lavoro della Regione Lazio Lucia Valente, il presidente della Commissione Lavoro del Senato Maurizio Sacconi e Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera. “Dobbiamo lavorare per render maggiore attrattivo il nostro territorio – ha detto l’assessore Valente – il lavoro che arrivera’ e’ diverso da quello che siamo abituati a conoscere, ma l’importante e’ che arrivi. E’ compito nostro preparare le persone sul lavoro che verra’“. Critici invece nei confronti del cosiddetto “libero mercato” sia Sacconi che Damiano. “Ci troviamo in una condizione di totale sregolatezza – ha detto Sacconi – anche il vostro settore sta vivendo un cambiamento veloce e abbiamo bisogno di strumenti flessibili che reggano il tempo“. “Non ho mai apprezzato la globalizzazione senza regole – ha osservato Damiano – ed e’ evidente che continuando cosi’ oggi i nodi stiano venendo al pettine. Io sono contrario al fatto che non si ripristini la norma dell’equo compenso, ci vuole un ‘pavimento’, ci vogliono degli standard universali“.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.