INAUGURA IL 14 NOVEMBRE A ROMA LA MOSTRA: “IL 1924, ATTACCO ALLA STAMPA. AGONIA DELLA LIBERTÀ. NASCITA DEL TOTALITARISMO”

Si terrà il prossimo 14 novembre, presso la Casa della Memoria e della Storia di Roma, la mostra fotografica dal titolo “Il 1924, Attacco alla stampa. Agonia della libertà. Nascita del totalitarismo”. Promossa dalla Fondazione sul giornalismo italiano “Paolo Murialdi”, la mostra intende ripercorrere gli avvenimenti del 1924 legati alla libertà di stampa ed all’uccisione di Giacomo Matteotti.
Si tratta di un anno particolarmente significativo per il giornalismo italiano: è stato l’anno dell’entrata in vigore dei decreti limitativi della libertà stampa, primo dei provvedimenti che segneranno la nascita dello Stato totalitario, e del tentativo del fascismo di impossessarsi delle strutture rappresentative del giornalismo italiano. E’ stato anche l’anno in cui si è svolto l’ultimo congresso della Federazione Nazionale della Stampa prima della sua soppressione e sostituzione con il sindacato nazionale fascista dei giornalisti. Ma è stato anche l’anno in cui è nata l’Uri, che in seguito diventerà l’Eiar, e il Luce, i due strumenti che il fascismo utilizzerà per creare il consenso dell’opinione pubblica.
L’inaugurazione si terrà nella mattinata del 14 novembre con una cerimonia di apertura alle ore 10, alla presenza del nuovo assessore alla Cultura del Comune di Roma, Massimiliano Smeriglio e, a seguire, i saluti di Giampiero Spirito, Presidente della Fondazione Murialdi e di Giulio Anselmi, presidente del comitato scientifico della Fondazione. Seguirà poi un convegno sul 1924 con la partecipazione di Giancarlo Tartaglia, segretario generale della Fondazione sul Giornalismo italiano e degli storici: Simona Colarizi, Enrico Menduni, che è anche il curatore della mostra, Luciano Zani e Enrico Serventi Longhi.
La mostra, in programma presso la Casa della storia e della memoria, in Via Francesco di Sales 5 a Roma, è gratuita e sarà aperta al pubblico fino al 10 di gennaio 2025.

Qui il video dell’intervento del Presidente INPGI Roberto Ginex

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