INPGI E ADEPP: IL NUOVO WELFARE PER I PROFESSIONISTI

Garantire non solo assistenza ai lavoratori in difficolta’ ma anche percorsi d’inserimento personalizzati

Un sistema di protezione sociale che garantisca l’esercizio di diritti e tutele, declinandolo in un accesso il più possibile personalizzato alle opportunità. E’ la prospettiva tratteggiata nel seminario “Il libro bianco per un welfare della persona” organizzato, nei giorni scorsi, da Adepp nella sede Enpapi (la cassa previdenziale degli infermieri) di Roma.

Punto di partenza, una recente ricerca sull’evoluzione dei sistemi di welfare, realizzata dal centro studi Adapt con l’associazione Amici di Marco Biagi. Al confronto con Maurizio Sacconi (presidente della commissione Lavoro del Senato), Emmanuele Massagli (presidente Adapt), Alberto Brambilla (Centro di ricerca Itinerari Previdenziali) hanno partecipato rappresentanze di tutte le casse di previdenza associate ad Adepp, tra cui una delegazione di Inpgi, guidata dalla presidente Marina Macelloni.

Il tema dell’apprendimento perpetuo è emerso come cardinale in mercati del lavoro che appaiono in continua transizione e come elemento dirimente nella qualificazione continua delle professionalità. L’obiettivo, stando a quanto scaturito dalla discussione, non è garantire semplice assistenza ai lavoratori in difficoltà, ma opportunità in cui la protezione sociale, bene collettivo, riesca ad aderire in maniera la più possibile calzante alle specificità di ciascuno. Un elemento che può divenire, dunque, costitutivo di un efficace sistema integrato in cui il nodo previdenziale si intreccia alla rete dei fondi complementari, all’universalità della protezione sanitaria distintiva dei Paesi europei, alle sicurezze offerte dagli ammortizzatori sociali come premessa per una ricollocazione che punti a valorizzare saperi e competenze, perché flessibilità non sia sinonimo di precarietà.

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