PREVIDENZA INPS / LA RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI FUNZIONA: – 32% DI RICORSI ALLA CIG NEL 2016

Secondo il XVI rapporto annuale INPS, il ricorso alla Cig da parte delle aziende e’ diminuito sia nel 2015 che nel 2016. Il calo dipende, oltre che dalla modesta crescita in atto, anche dagli effetti normativi connessi al d.lgs. 148/2015 (Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali ) introdotto dal governo Renzi con la legge delega sul Jobs Act. I lavoratori che hanno beneficiato di Cig risultavano quasi 1,4 milioni nel 2014, sono scesi a poco piu’ di un milione nel 2015 mentre nel 2016, secondo i dati attualmente disponibili, sono inferiori a 700 mila: il calo e’ stato del 25% nel 2015 e del 32% nel 2016. Lo scorso anno, la contrazione del numero di beneficiari ha interessato soprattutto i giovani e le donne ed e’ stata particolarmente consistente in diverse regioni del Centro-Sud, dove ha superato il -40% (Lazio, Molise, Campania, Sicilia, Sardegna). Viceversa la contrazione piu’ modesta e’ segnalata per il Trentino Alto Adige (-17% nel 2016).

Con la riforma, la durata degli ammortizzatori sociali e’ notevolmente diminuita. Si sono ridotti in particolare i casi di lavoratori con lunghi periodi di Cig (oltre 9 mesi): -46% nel 2015 e -58% nel 2016. Se nel 2014 oltre il 20% dei beneficiari di Cig versava in questa condizione per 9 mesi e piu’ (coinvolgendo 300 mila dipendenti) nel 2016, grazie alla riforma, tale condizione riguarda circa il 10% dei beneficiari di Cig (70 mila). Nella lunga crisi 2008-2016, spiega l’Inps, ben 350 mila aziende hanno utilizzato la Cig ordinaria, straordinaria e in deroga. Due terzi di queste hanno avuto accesso allo strumento per piu’ di un anno, una su cinque per 5 anni mentre un beneficiario su 4 di Cassa Integrazione nel 2014 aveva ricevuto il trattamento per piu’ di 9 mesi. “Utilizzare per periodi molto lunghi strumenti concepiti per affrontare crisi temporanee – ha dichiarato il presidente dell’Inps, Tito Boeri – significa offrire un pessimo servizio al Paese che ha bisogno di far evolvere la propria specializzazione produttiva”. Secondo Boeri si offre un pessimo servizio anche “agli stessi lavoratori spinti a rimanere in qualche modo parcheggiati presso aziende che non sono piu’ in grado di offrire loro un futuro”.

Il calo dei beneficiari viaggia in parallelo al trend di riduzione delle ore utilizzate: erano state poco piu’ di un miliardo nel 2014, sono scese a poco meno di 700 milioni nel 2015 e sono ulteriormente ripiegate a meno di 600 milioni nel 2016. A beneficiare della Cigs e’ soprattutto il settore dei trasporti, mentre il 13% degli occupati nel settore manifatturiero ha usufruito di almeno un’ora di Cig (era il 20% nel 2015). Nel 2016, 400 mila lavoratori hanno avuto accesso alla Cassa guadagni ordinaria (Cigo), seguono i contratti di solidarieta’ (152 mila), la Cassa integrazione straordinaria (123 mila), infine, la Cassa in deroga (66 mila lavoratori). Il calo ha interessato soprattutto la Cassa in deroga (-57%) e i Contratti di solidarieta’ (-47%) mentre i beneficiari di Cigs e di Cigo hanno fatto registrare entrambi una flessione notevole: -22%. Infine, secondo il report mensile INPS, diminuiscono anche le richieste per la disoccupazione. Sono state inoltrate 103.929 domande di disoccupazione e mobilita’, il -9,2% rispetto ad aprile 2016.

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