L’INPGI OSPITA LA SCRITTRICE ELENA SACCO, AUTRICE DI “SIAMO LIBERI”, PER PARLARE DI RESILIENZA SUL POSTO DI LAVORO

Mollare tutto all’apice del successo. Per poi tornare, cambiati, sui propri passi. Con quella consapevolezza di chi ha tentato, grazie alla resilienza, di rinascere ed affrontare la vita con maggior tenacia. E’ la storia di Elena Sacco che, dopo un brutto incidente ed una lunga carriera come pubblicitaria, decide di vendere tutto e partire con il compagno, il loro bimbo di appena 2 mesi e un’altra figlia di 7 anni, in barca a vela in giro per il mondo.

Dopo 7 anni trascorsi tra Caraibi, Cuba, Panama e Polinesia, la donna decide di far ritorno a Milano con i due figli. Riprendendo in mano la rotta della propria vita, verso una normalita’ tutta da riconquistare e la scoperta che ogni viaggio vero si misura sul ritorno. Perche’ mollare tutto  non basta, occorre il coraggio di cambiare.

Oggi Elena Sacco vive e lavora a Milano, con i suoi due figli. “Siamo Liberi”, pubblicato da Chiarelettere (Collana Reverse) e’ il suo primo libro che ha presentato in occasione di un corso di formazione dell’INPGI destinato esclusivamente alle dipendenti donne dell’Istituto (il 52% del totale). “L’obiettivo del percorso formativo era valorizzare il cambiamento in azienda, imparando a saper reagire dinanzi alle difficolta’ che vanno sempre trasformate in nuove opportunita’”, spiega la consulente specializzata in formazione aziendale Chiara Bottini.

“In una societa’ liquida come quella delineata da Zygmunt Bauman e’ importante cambiare i punti di vista. Il Change management si occupa proprio di questo”. Essere resilienti sul posto del lavoro genera energia positiva, permette di creare un positivo clima di lavoro e di sviluppo, incrementa la fiducia da parte degli altri e apre le porte a possibili scenari realizzabili. Fondamentale per chi intende sviluppare una resilienza organizzativa e’ la consapevolezza di se’, dei propri punti di forza e dei propri valori guida sulla base dei quali indirizzare il cambiamento. In grado di dare una rotta alla propria vita e carriera professionale.

Come ha fatto Elena Sacco, che si e’ sentita davvero liberi nel momento in cui ha avuto il coraggio di tornare, e di ripartire da dove era partita (Milano). E proprio come Alessandro Baricco descrive nel suo libro “I Barbari – Saggio sulla mutazione” (Feltrinelli): l’unica cosa importante nella vita e’ “navigare nella corrente. Essere capaci di decidere cosa, del mondo vecchio, vogliamo portare fino al mondo nuovo. Cosa vogliamo che si mantenga intatto pur nell’incertezza di un viaggio oscuro. I legami che non vogliamo spezzare, le radici che non vogliamo perdere, le parole che vorremmo ancora sempre pronunciate, e le idee che non vogliamo smettere di pensare. Mettere in salvo cio’ che ci e’ caro. Un gesto difficile perche’ non significa, mai, metterlo in salvo dalla mutazione, ma, sempre, nella mutazione. Perche’ cio’ che si salvera’ non sara’ mai quel che abbiamo tenuto al riparo dai tempi, ma cio’ che abbiamo lasciato mutare, perche’ ridiventasse se stesso in un tempo nuovo”.

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