ANCHE L’INPGI IN PIAZZA PER LA LOTTA AL PRECARIATO E LA LIBERTA ‘ DI STAMPA

La manifestazione è la prima di una serie di iniziative pubbliche per richiamare l’attenzione anche dell’opinione pubblica sui temi della libertà di stampa, che non riguardano soltanto i professionisti dell’informazione, ma anche il diritto dei cittadini ad essere informati. Perché quando il precariato è dilagante e informazione è precaria vuol dire che l’informazione è più debole. “Quello di oggi è stato un importante momento di iniziativa pubblica”, ha detto il  segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso che ha aggiunto “nei decreti attuativi sull’editoria hanno accolto solo le richieste degli editori, ci sono 45 milioni di euro in più ma per accompagnare altri colleghi alla porta non per creare occupazione. L’iniziativa di oggi non resterà isolata, è soltanto la prima di una lunga serie”. Per il presidente della Federazione Nazionale della Stampa italiana Beppe Giulietti “è importante essere tornati a riunire gli organi che ci rappresentano tutti insieme, per chiedere al governo di fare quello che ha promesso”.

Oltre all’INPGI sono intervenuti, tra gli altri: Odg, Casagit, Articolo 21, Unione Nazionale Cronisti Italiani, Michele Albanese (responsabile Legalità Federazione Nazionale Stampa Italiana), Lidia De Angelis (blogger di Aversa), Umberto De Giovannangeli (giornalista de L’Unità), Paolo Trombin (giornalista TG5), Mattia Motta (presidente Commissione lavoro autonomo Federazione Nazionale Stampa Italiana), Anna Del Freo (giornalista de Il Sole 24 Ore). Sugli hashtag Twitter: #bastaprecariato, #bastaquereletemerarie, #bastacronistiminacciati è possibile ripercorrere le tappe più salienti della giornata di mobilitazione con foto, video e commenti.

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